Workshop per i 100 anni

Tutti possono partecipare. Maggiori dettagli ai link di iscrizione e nei post di Facebook.
Sax 20 aprile: https://forms.gle/HVMaDHiqZxRTpf8o8
Clarinetto 4 maggio: https://forms.gle/RdnoeAYXq8bdjSzu9
Flauto traverso 18 maggio: https://forms.gle/17pMy7cKeg3CVamq9
Impianti Audio 25 maggio: https://forms.gle/QXK23UvdqZkLw8Rh6
Tromba 8 giugno: https://forms.gle/YngFuLiUPwMPuQ578
Tutti il sabato, dalle 9 alle 12

Inno dei Santi #iostoacasa

Abbiamo deciso di prendere i nostri strumenti e di suonare l’Inno dei Santi, ognuno da casa! #iostoacasa
Ecco il VideoCollage delle nostre performance casalinghe!!

Nel 1600 i frati camaldolesi che si stabilirono sulle colline delle Bregonze arrivarono a raccogliere più di 900 reliquie di Santi.
La comunità di Centrale di Zugliano celebra proprio la festa dei Santi alla terza domenica di Quaresima e ricorda in particolare l’epidemia di morbillo che nel 1891 flagellò il paese spingendo i parrocchiani a far voto ai Santi. Dopo averli portati in processione nessuno morì più in paese.
L’Inno dei Santi, composto dal maestro Tommaso Zampieri all’inizio del 900, viene tradizionalmente eseguito dal Corpo Bandistico di Centrale in occasione della Sagra dei Santi.

Hanno parlato di noi:

La Banda de Centrale

La Banda de Centrale

La Banda de Centrale
la fà girar la testa.
L’è come on temporale:
rimbombi de tempesta.

La baterìa: canòna!
I piati fa s-ciantisi.
La piassa la rintrona:
co’ i timpani, xe crisi!

E parte i clarinetti
e i flauti ghe va drio.
Ricamo de mottetti
ballabile, con brio.

Le trombe co’ i flicorni
da forza e le alza el tono
sonando, co’ i ritorni,
el tema de gran sprono.

Gli ottoni, se i se mete
a raffica te spara
svariate musichette
che subito se impara.

Maestro tuta furia
dal tempo ‘l xè stratolto,
con la bacheta a scuria
la musica va in porto.

E alora te si perso
nel mar de l’armonia
che va pa’l giusto verso
a finir la partia.

Partia dove chi vinse
la musica xè prima
e ben la te convinse:
Regina che vol stima.

Ma el fià de proprietà
el xè dei sonatori;
che al sudar dei do Toni
i riva a ‘sti splendori.

Che Dio ve daga fià
al par de Faccin Gino:
ogni ano vien fin qua
a pie o in motorino.

La Banda de Sentrale
la marcia verso i “sento”:
on fato eccezionale
da non butare al vento.

Sarà ‘na festa granda
che prende tutti quanti:
chi gà sonà in banda
e tutti gli abitanti.

L’augurio xè normale
bravi si stà, andè avanti
Orgoglio de Sentrale
insieme ai nostri Santi.

Poesia di Don Gianfranco Ambrosini (2 aprile 1931 ~ 13 febbraio 2019) dedicata al Corpo Bandistico di Centrale

Conclusione di un anno intenso

Un anno intenso quello che ha visto impegnato il Corpo Bandistico di Centrale. Ai tradizionali concerti e servizi svolti nel comune si sono aggiunti alcuni importanti scambi. In primis quelli con il Complesso Strumentale “Marzotto” di Valdagno e la Banda “Mascagni” di Bolzano (BZ). Importante la collaborazione e la sinergia che si è venuta a creare con l’Orchestra dei Fiati della Provincia di Vicenza la quale recentemente sta operando da collante formativo tra diverse realtà del territorio. Da ricordare anche il recente Concerto di S. Cecilia, ospiti dei vicini amici della Banda di Sarcedo.
Un plauso a suonatori e sostenitori che, volontariamente, hanno ristrutturato e sistemato la vecchia sede del Corpo Bandistico: dal primo dicembre – dopo alcuni anni trascorsi nelle ex scuole di Grumolo – il gruppo si è trasferito nell’originaria sala prove di Centrale, in Via Madonnetta.
Con il tradizionale Concerto di Natale il Corpo Bandistico offre alla cittadinanza e agli appassionati brani di genere diverso, per tutti i gusti, caratteristica che da anni viene valorizzata: si spazia dal Musical ai ritmi del rock latino passando per brani originali per banda senza dimenticare trascrizioni di brani popolari. La seconda parte del concerto sarà dedicata al Natale con una piccola curiosità: l’esecuzione (suoni e voci) di un canto di questua natalizio, una stella tradizionale  appartenente al repertorio della Bandabrian trascritto appositamente per banda.  L’epilogo dell’anno, a fine dicembre, vedrà il Corpo Bandistico impegnato per le strade comunali a rallegrare ed augurare buone feste ai compaesani. Altra usanza che negli ultimi novant’anni porta la banda tra le case per raccogliere anche il sostegno di chi ancora pensa che la più antica forma di associazionismo presente nel paese possa guardare avanti con fiducia.